GUIDA AI DIAMANTI - IL TAGLIO
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Delle 4C che determinano la qualità di un diamante naturale - colore, taglio, purezza e carati - di gran lunga il più importante dei quattro è il taglio.

Non è possibile modificare il colore o la purezza poiché queste sono caratteristiche legate alla composizione chimica del diamante estratto, ma l'effetto di entrambe le caratteristiche può essere “rovinato” da un taglio scadente.

Inoltre, il peso di un diamante è determinato dalla qualità del taglio perché un diamante con taglio eccellente

1)  ha un peso in carati inferiore rispetto ad un diamante simile tagliato in modo errato

2) un maggior valore.

Il Taglio rappresenta il contributo dell’uomo alla bellezza di un diamante.

Lo splendore sprigionato dal diamante è noto come “fuoco”. Per alimentarlo, il taglio diamanti non deve essere né troppo profondo né superficiale, per evitare che la luce si perda sui lati o sul fondo della pietra. Tuttavia occorre sottolineare che quando si parla di taglio ci si riferisce sia alla:

1) Forma del diamante cioè taglio brillante rotondo, ovale, a goccia, smeraldo ecc…)

2) Qualità del taglio cioè quanto il tagliatore ha rispettato le tabelle internazionali del taglio in riferimento a proporzioni, alla simmetria e alla lucidatura.

Perché la qualità del taglio è così importante?

Perché esso produce tre effetti sull’aspetto generale della pietra:

La brillantezza: la luminosità creata dai riflessi della luce bianca sulla superficie e all’interno del diamante.

Il fuoco: la dispersione della luce nei diversi colori dello spettro.

Lo scintillio: il contrasto tra il bianco e il nero causato dal riflesso della luce. Tagliando un diamante grezzo, il tagliatore deve riuscire a realizzare un taglio ottimale, mantenendo il massimo di materia possibile. Non sempre il tagliatore riesce a rispettare le tabelle al 100% così ci sono diverse qualità di taglio in riferimento al Taglio Brillante Rotondo:

Excellent: il massimo di fuoco e brillantezza. Il diamante riflette tutta la luce che entra nella pietra creando il massimo di scintillio e di vita. La pietra ha le misure perfette e pertanto in larghezza è ben sviluppata.

Very Good: il diamante riflette correttamente quasi tutta la luce che entra nella pietra, creando una lucentezza e un fuoco molto buoni. Ciascuna misurazione è rispettata con un livello molto buono. In condizioni di luce normali, il “Very Good” assomiglia molto ad un taglio eccellente con un prezzo inferiore.

Good: il diamante riflette una parte della luce che entra nella pietra, ottenendo un buon aspetto generale.

Fair: gran parte della luce che entra nella pietra esce lateralmente o dalle estremità del diamante. Il taglio “fair” non è più accettabile.

Poor: la maggior parte della luce che entra nel diamante esce lateralmente o dalle estremità. Il diamante sarà quindi spento e senza vita.

I gemmologi tagliatori impiegano del tempo per studiare il diamante grezzo, prima di iniziare a tagliarlo. Decidono quindi (oggi con l’aiuto di uno scanner) come dargli simmetria, proporzione e lucidatura per far risaltare la sua bellezza e luminosità. Ecco come i gemmologi spiegano la simmetria, la proporzione dei diamanti:

Simmetria: i migliori diamanti sono perfettamente simmetrici. Ciò significa che le faccette su uno dei suoi lati sono uguali alle faccette opposte rispetto all'asse del diamante.

Proporzione: le proporzioni di un diamante sono basate su una tabella internazionale universalmente riconosciuta che nasce dai calcoli di un famoso tagliatore di nome Tolkowsky che coniò il termine "taglio ideale" riferito al diamante taglio brillante rotondo in considerazione sia della brillantezza (la quantità di luce bianca riflessa) sia del fuoco (la separazione della luce bianca nei suoi colori spettrali). Tolkowsky ha usato il diametro del diamante come base per i suoi calcoli e ha stabilito per ogni misurazione della pietra un numero in percentuale del diametro e un angolo preciso per le faccette della corona e del padiglione.

Quando i gemmologi decidono quali proporzioni daranno ad un diamante, prestano particolare attenzione alla correlazione tra il peso in carati del diamante e il suo diametro. Se danno a un diamante con un piccolo peso in carati un diametro grande, la gemma risultante sarà poco profonda e perderà la luce attraverso i lati. Un diamante pesante con un diametro troppo piccolo perderà anche la luce attraverso il suo padiglione perché è troppo profondo.

Per ottenere un diamante con il taglio eccellente, i tagliatori devono trovare il perfetto equilibrio tra il peso in carati e la misurazione del suo diametro, in modo che tutta la luce che entra nella pietra verrà riflessa dalla corona.

Questa foto dimostra come la qualità del taglio influisce sulla brillantezza. Più il taglio è perfetto più il ritorno di luce sarà elevato. Questo sembra un dettaglio secondario ma non lo è. Non basta scegliere un diamante con un colore e un grado di purezza molto alti se si trascura il grado del taglio perché la pietra non brillerà bene e avrò speso male i miei soldi. Viceversa se scelgo una pietra con un taglio Eccellente ma con un colore ed una purezza un po’ più bassi avrò comunque un elevato ritorno di luce.

Ecco perché possiamo quindi concludere che la qualità del taglio di un diamante è un aspetto che non deve essere trascurato. Anzi, prima di scegliere il colore e la purezza chiediamo un taglio Very Good o ancora meglio Excellent

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