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Le Perle di Coltura

A differenza delle pietre o dei metalli preziosi che devono essere estratti dalla terra e poi lavorati per farne emergere la bellezza, le perle possiedono all’origine una naturale iridescenza brillante, una lucentezza ed una morbida luminosità intrinseca che nessun’altra gemma possiede. Una perla naturale comincia a formarsi quando un corpo estraneo (quasi sempre un parassita) penetra accidentalmente nel mantello di un’ostrica. Per proteggersi ed alleviare l’irritazione, l’ostrica secerne una sostanza cristallina liscia e dura, definita sostanza madreperlacea, con cui incomincia ad avvolgere l’oggetto estraneo. In pochi anni, stato su strato, l’oggetto estraneo viene completamente ricoperto dal lucente rivestimento cristallino, generando la gemma bella e splendente che chiamiamo perla. La sostanza madreperlacea è composta da microscopici cristalli disposti simmetricamente, in modo tale che la luce, passando attraverso l’asse di un cristallo, viene riflessa e rifratta da quello accanto e così via, fino a creare un arcobaleno di luce e colori. Inizialmente la coltivazione delle perle faceva affidamento totale sulle ostriche selvatiche. Ora è più selettiva. Gli scienziati giapponesi hanno da tempo isolato tipi di ostriche in grado di produrre perle di qualità superiore. Queste ostriche selezionate creano perle dalla lucentezza e dall’iridescenza eccezionali.



Tecnici espertissimi aprono con grandi precauzioni le ostriche vive e quindi introducono chirurgicamente in ognuna di esse un piccolo nucleo di conchiglia levigato ed un frammento di tessuto epiteliale intorno al nucleo stesso. L'intervento consiste nell'inserire nel molle tessuto del mollusco, in un canale ricavato con un bisturi, una porzione del mantello di molluschi della stessa specie che vengono sacrificati per preparare il materiale d'innesto; allo stesso tempo viene inserito anche un nucleo sferico di madreperla, ottenuto dalle valve di un mollusco di acqua dolce del fiume Mississipi negli Stati Uniti. L’ostrica secerne gli strati successivi di madreperla, la sostanza di cui è composta la perla. Successivamente le ostriche vengono nuovamente deposte in mare, dove, in baie riparate ed in acque ricche di sostanze nutritive, si alimentano e crescono, depositando intorno a quei nuclei gli strati lucenti di sostanza madreperlacea. D’inverno, le ostriche vengono trasferite a sud, in acque più calde. A differenza delle perle d’imitazione, non esistono due perle coltivate assolutamente identiche. Ognuna ha le proprie caratteristiche per dimensioni,forma, lucentezza e colore. L’arte di assortire perle così simili da sembrare uguali, per realizzare una collana, un paio di orecchini o un altro gioiello, richiede una grande maestria.



Per questo le perle vengono selezionate da personale esperto con molti anni di pratica ed occhi addestrati a cogliere le minime differenze.  Questa fase è molto delicata in quanto un operatore inesperto potrebbe rompere o rovinare la perla. Inoltre, un foro anche leggermente fuori centro rovinerebbe una collana o un alto gioiello la cui bellezza dipende dalla simmetria delle perle. Per questi motivi la foratura delle perle è un’operazione che richiede la massima cura, precisione ed abilità. Le forme possibili sono pressoché infinite e quindi la forma è uno dei parametri fondamentali della selezione delle perle e per la definizione del loro prezzo.



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